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Dipendenza Energetica: ripensare l’energia per un futuro sostenibile

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Dipendenza Energetica

La dipendenza energetica è diventata un tema centrale nell’era contemporanea, con implicazioni significative per l’economia, la sicurezza e la sostenibilità. Nel contesto di una sempre maggiore necessità di ridurre l’impatto ambientale, l’energia rinnovabile si profila come una risposta efficace  per ridurre la dipendenza dalle fonti tradizionali. 

Dipendenza energetica globale

La dipendenza energetica globale si manifesta con  la necessità di importare energia da altre regioni o paesi per soddisfare la domanda interna. Questa dipendenza può influenzare notevolmente l’economia e la sicurezza di una nazione. 

Ad esempio, quando un Paese è fortemente dipendente dal petrolio o dal gas naturale, le fluttuazioni dei prezzi su scala globale possono avere un impatto significativo sulla sua bilancia commerciale e sulla sua capacità di gestire la sua fattura energetica.

Fonti di energia rinnovabile

Le fonti di energia rinnovabile, come l’energia solare, eolica, idroelettrica, nucleare e geotermica, giocano un ruolo fondamentale nel ridurre la dipendenza energetica dalle fonti tradizionali. L’energia solare e l’energia eolica sono particolarmente promettenti in quanto abbondanti, pulite e disponibili in modo diffuso. 

Allo stesso tempo, l’energia idroelettrica, nucleare e geotermica offrono alternative sostenibili alle fonti di energia convenzionali. L’Unione Europea dell’Energia promuove l’utilizzo di queste fonti rinnovabili per ridurre la dipendenza energetica e promuovere la sostenibilità.

Che cos’è il Repower EU?

Nel discorso sullo Stato dell’Unione, pronunciato dinanzi al Parlamento Europeo riunito in sessione plenaria a Strasburgo, la Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha sottolineato l’importanza cruciale dell’energia nell’agenda politica europea. L’obiettivo prioritario è garantire un approvvigionamento energetico sicuro e contenere i costi per cittadini e imprese. 

Questa esigenza ha spinto l’Unione Europea a ridurre la dipendenza dai combustibili fossili provenienti dalla Russia, a collaborare più strettamente con fornitori affidabili e a investire nelle energie rinnovabili, in particolare nell’idrogeno.

Al centro della strategia dell’UE all’escalation della crisi energetica, si trova REPowerEU, il piano presentato dalla Commissione Europea lo scorso 18 maggio 2022. Il suo obiettivo è ridurre la dipendenza dell’Unione Europea dai combustibili fossili russi accelerando la transizione verso un sistema energetico più resiliente. Il piano è stato completato il 20 luglio 2022, con l’aggiunta di un’altra iniziativa mirata a ridurre la domanda di gas del 15% in tutti gli Stati membri dell’UE per aumentare le riserve di gas in vista  dell’inverno.

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Quali sono i pilastri di REPowerEU?

REPowerEU prevede quattro interventi chiave per affrontare adeguatamente la crisi energetica:

  1. Risparmio energetico: si mira a promuovere il risparmio energetico attraverso l’efficienza e l’uso responsabile delle risorse.
  2. Diversificazione dell’approvvigionamento: si intende favorire una maggiore diversificazione delle fonti di approvvigionamento energetico per ridurre la dipendenza da singoli paesi o regioni.
  3. Sostituzione rapida dei combustibili fossili accelerando la transizione verso fonti di energia pulita: si propone di incentivare e l’adozione accelerata di energie rinnovabili e altre fonti di energia pulita al fine di ridurre l’uso dei combustibili fossili.
  4. Combinare investimenti e riforme in modo intelligente: si punta a stimolare gli investimenti nel settore energetico sostenibile e attuare le riforme necessarie per creare un mercato energetico efficiente e competitivo.

Obblighi del Repower EU

L’Unione Europea sta mettendo in campo un investimento di  300 miliardi per liberarsi dalla dipendenza energetica russa! Addio alle caldaie a gas autonome entro il 2029! 

La Commissione UE ha stabilito linee guida ambiziose per rendere gli impianti di riscaldamento ecocompatibili e ha fissato il 2029 come termine finale per l’introduzione sul mercato di caldaie a combustibili fossili. 

Una strategia graduale promuoverà la sostituzione delle vecchie caldaie e l’adozione di sistemi di teleriscaldamento efficienti nelle aree urbane. 

Il pacchetto RePower prevede anche l’obbligo, entro il 2026, di installare pannelli solari sui tetti di tutti gli edifici pubblici e commerciali. Per i nuovi edifici residenziali, tale obbligo entrerà in vigore nel 2029. 

Questa corsa verso il cambiamento ci fa riflettere: è davvero conveniente investire oggi in caldaie a condensazione con l’eco bonus 110, considerando che tra sette anni potremmo essere penalizzati o non potremo più sostituirle?

È giunto il momento di riconsiderare le nostre scelte e concentrarci sul fotovoltaico e sulle pompe di calore. 

Il nostro team può aiutarti in questo percorso, noi di Shark Building siamo specializzati nei servizi innovativi e condominiali. Affidati a noi per stare al passo con le nuove disposizioni legislative.

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